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  • Immagine del redattorePasquale De Vita

come scegliere la PORTA BLINDATA, la classe di sicurezza, trasmittanza termica, paraspifferi.

Aggiornamento: 10 apr 2020





PRESENTAZIONE


Mi presento: mi chiamo Pasquale De Vita e lavoro nel settore dei serramenti dal 2005. Questa lunga esperienza mi definisce quale punto di riferimento nel settore dei serramenti.

La passione e la costante dedizione che impiego quotidianamente nel guidare tecnici e clienti nella scelta e nella progettazione del sistema di posa, così come nell’individuazione del prodotto più adatto alle loro esigenze, è il carburante che alimenta l’amore per il mio lavoro.




Premessa

Di cosa tratteremo in questo articolo? Una breve anteprima.


In una precedente guida introduttiva, abbiamo iniziato a trattare l’argomento “porte blindate”, dando delle prime indicazioni per orientarsi in questo tema:



A partire dal seguente articolo, descriveremo in modo più approfondito le porte blindate in tutti i loro aspetti essenziali e, quindi, più importanti. Come sempre, coniugando semplicità di linguaggio e accuratezza delle informazioni fornite.



PORTA BLINDATA


"Con porta blindata nel linguaggio comune si intende un serramento pedonale definito specificamente "Porta pedonale resistente all'effrazione" fornito di particolari caratteristiche antiscasso, ed è perciò anche definita, con espressione più tecnica, porta anti intrusione (leggi anche https://www.guidainfissi.com/post/come-proteggere-la-tua-casa-dai-ladri;


Tuttavia, nell'uso commerciale, la si definisce spesso in maniera sbagliata con il termine di "porta corazzata" che invece sta ad indicare una porta di tipo totalmente diverso, realizzata con lamiere di ferro da 4 mm di spessore con il cemento armato al suo interno (vedi le porte dei caveau)".


Si tratta, quindi, di un serramento particolarmente robusto e solido.





LE CARATTERISTICHE


"Alcune delle caratteristiche comuni di una porta blindata sono:


classificazione secondo norma UNI EN 1627/1630 (o vecchia UNI ENV 1627:2001);


telaio realizzato con profili in acciaio da 2,5 mm di spessore (spesso anche 3 e 4 mm), avente una o più pieghe a Z, avvitato al controtelaio se si tratta di un telaio realizzato con lamiera presso-piegata;


anta realizzata da doppia lamiera in acciaio da 1 mm e/o da 1,5 mm di spessore, in alcuni casi anche da una terza lamiera in acciaio a protezione della serratura e dei suoi meccanismi di chiusura;


generalmente una serratura meccanica classificata con la UN EN 12209, abbinata ad una serratura a tripla mappa protetta da 1 e/o 2 piastre in acciaio al manganese (comunemente detta defender) o in alternativa ad uno o più cilindri con classificazione UNI EN 1303 ed una protezione del cilindro (comunemente detta defender o barilotto o protector) classificato con la UNI EN 1906.


La classificazione secondo UN EN 1627 prevede che siano superati test secondo le 3 norme di prova UNI EN 1628 - prova di carico statico, UNI EN 1629 - prova di carico dinamico UNI EN 1630 - prova di attacco manuale. Tuttavia le normative di test non coprono ancora le tecniche di manipolazione denominate "aperture con destrezza", generalmente appannaggio di malviventi di livello superiore allo scassinatore standard, motivo per cui è sempre consigliabile utilizzare prodotti di fascia correlata al rischio ambientale che si affronta" (https://it.wikipedia.org/wiki/Porta_blindata).





vediamo ora, in dettaglio, le varie componenti di una porta blindata.


Il telaio: si tratta di quel "riquadro" fissato al muro, su cui vengono imperniati i cardini della porta. Solitamente è in acciaio e tiene uniti l'anta e il controtelaio.


L'anta è quella che comunemente definiamo ... porta !


Il controtelaio (detto anche cassamatta o cassonetto) è un'intelaiatura che consente il montaggio di un qualsiasi infisso (porta o finestra). Nel nostro caso specifico, è la struttura che viene montata nello spessore del muro, lungo tutto il vano predisposto per accogliere la porta. Unendo, in tal modo, il muro con il telaio.


La serratura è un congegno che permette di chiudere e bloccare una porta o sportello. "Ne esistono vari tipi ed ognuna ha vari gradi di sicurezza; può essere infatti meccanico o elettrico o elettronico.

Dalla semplice serratura per porte interne e cantine dotata di una chiave non cifrata, alla serratura da porte in legno sia essa applicata o incassata con chiave piatta cifrata, alla serratura di sicurezza per porta blindata con chiave a doppia mappa, alla serratura a scheda magnetica riprogrammabile tipica di alcuni alberghi" (https://it.wikipedia.org/wiki/Serratura).




Le cerniere collegano l’anta al telaio e ne stabiliscono il senso di apertura. Possono essere visibili o a scomparsa. Alcuni modelli sono reversibili, cioè consentono di stabilire il senso di apertura al momento della posa in opera. Le cerniere più moderne sono registrabili, agevolando la regolazione dell’anta sia in altezza che in profondità e in larghezza.


Esiste, inoltre, per le porte blindate, la possibilità, in alcuni casi, di montare e smontare le cornici fermapannello (con parte esterna in legno e parte interna composta di vari materiali). La porta può avere l'opzione di apertura parziale e avere un dispositivo che permette di controllare e guidare l’apertura e la chiusura della porta.


Se la soglia viene fissata al pavimento, essa è ulteriormente protetta dagli agenti atmosferici (soprattutto dall'acqua e dal vento, garantendo così anche il risparmio energetico > A tal proposito leggi anche https://www.guidainfissi.com/post/casa-calda-in-inverno-come-eliminare-gli-sprechi-e-favorire-il-risparmio-energetico). Le porte blindate possono essere porte ad alta performance termica e acustica, con pannelli di coibentazione che permettono un ottimo isolamento termico e acustico.


Alcune porte hanno una lamina parafreddo, al livello del pavimento, che protegge da spifferi d’aria e raggi di luce.


La porta può essere personalizzata con diversi colori e materiali, scelti in base alle proprie esigenze e preferenze. Sono due pannelli: interno ed esterno. Quello esterno dipende anche dalla sua esposizione agli agenti atmosferici e va abbinato al colore e alle finiture stabilite della tua casa/appartamento/condominio.





classi anti-effrazioni

La normativa Env 1627/30 del 2011


"La normativa Env 1627/30 del 2011 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:


Classe anti-effrazione 1: il ladro occasionale tenta di forzare la porta utilizzando la forza fisica e attrezzi semplici. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.


Classe anti-effrazione 2: il ladro occasionale tenta di forzare il blindato utilizzando in aggiunta attrezzi semplici come giravite, cunei e tenaglia. Lo scassinatore non ha informazioni circa la robustezza della porta ed è impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.


Classe anti-effrazione 3: il ladro utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano manuale. Ha una idea orientativa del grado di resistenza ed è meno impensierito dal rumore prodotto e dal tempo. Non ha idea della probabile ricompensa.


Classe anti-effrazione 4: si tratta di uno scassinatore abile che utilizza anche strumenti come un grosso martello, accetta, cesoie e trapano elettrico a batteria. Il ladro prevede un buon bottino, è deciso ed è meno impensierito dai rumori prodotti con tempistiche maggiori.


Classe anti-effrazione 5: il ladro è un esperto professionista che utilizza attrezzi elettrici di media potenza. Il ladro prevede un ottimo bottino, è determinato, ha ottima conoscenza della classe di resistenza all'effrazione della porta, non è impensierito dal rumore che produce, ha tempo sufficiente per agire.


Classe anti-effrazione 6: Lo scassinatore è molto esperto, utilizza attrezzi elettrici molto performanti. Il ladro conosce esattamente l'ammontare della ricompensa, è determinato, ben organizzato ed è preparato a superare sistemi di difesa di altissima resistenza.





Volendo riassumere:

Le prime 2 classi sono relative a prodotti montati in abitazioni che si trovano in luoghi con scarsa criminalità e a difesa di beni di poco valore.

Una porta blindata certificata classe 3 antieffrazione è indicata appartamenti con rischio più alto, in ville non troppo esposte e in uffici e a difesa di beni di medio valore.

Un Portoncino blindato in classe 4 secondo la normativa ENV 1627 1630 è indicato per abitazioni signorili, ville isolate, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di considerevole valore.

Le ultime due classi, la 5 e la 6, si riferiscono a porte estremamente resistenti, il cui fine è quello di difendere l'accesso di banche, uffici postali e postazioni militari" > (https://it.wikipedia.org/wiki/Porta_blindata; Metal Color, Certificazione anti effrazione ENV 1627 1630 porte blindate, cosa significa, su www.portablindata.it).



RESISTENZA AD ARIA ED ACQUA DELLE PORTE BLINDATE


"Le porte ce l'hanno a morte col vento", scrive Ramón Gómez de la Serna. Potremmo dire che ce l'hanno a morte anche con l'acqua ! Esse sono il primo punto di contatto tra il mondo esterno e la nostra casa, la nostra intimità, lo spazio del nostro quotidiano.

Per questo, le porte sono il nostro baluardo, che garantisce sicurezza e la distanza da acqua, vento freddo, eccessivo calore ... il tutto, per garantire il nostro benessere psico-fisico. Oltre a rappresentare un elemento fondamentale per la sicurezza, infatti, i portoni d’ingresso blindati contribuiscono in modo significativo al comfort di ogni abitazione.

Alla luce di questo, tutte le porte blindate devono garantire massime prestazioni: non devono temere l’acqua e il vento; devono isolare dal caldo, dal freddo e dai rumori.


Ricorda: ogni porta blindata deve assicurare resistenza all’effrazione, alte prestazioni termiche, acustiche, di tenuta all’aria, di resistenza all’acqua, al vento. Nell’acquisto di una porta blindata, questi appena elencati sono tutti valori da considerare (per impedire, ad esempio, eventuali infiltrazioni d’acqua o il passaggio d’aria sotto la soglia del battente).


Cosa importante: bisogna evitare i ponti termici. MA COSA SONO ?


Il ponte termico è quella zona della parete che rappresenta una densità di flusso termico maggiore rispetto agli elementi costruttivi adiacenti. Può essere causato da una disomogeneità materica, cioè quando entrano in contatto materiali con conduttività termica diversa. Per intenderci: una conseguenza ben visibile e molto antipatica di un tale problema è la formazione di muffe e condensa !!!


Per evitare tutto questo, è fondamentale strutturare e progettare ogni elemento a contatto con l’esterno in modo eccellente. I ponti termici presenti sul telaio possono arrivare a triplicare la trasmissione e la dispersione di calore della porta !!!


Quindi, al momento dell'acquisto, dobbiamo sempre chiederci:


Cosa deve garantire una porta blindata? Per poi assicurarci che essa possegga tutte le caratteristiche necessarie a che sia altamente performante.



- permeabilità all'aria


La permeabilità all’aria è la quantità d’aria che riesce ad attraversare il serramento in un certo periodo di tempo.

Più bassa è la permeabilità all’aria, minori sono gli spifferi e di conseguenza migliore l’isolamento termico ma anche acustico.

Le norme che definiscono la permeabilità all’aria di un serramento sono:


UNI EN 1026:2016 Finestre e porte – Permeabilità all’aria – Metodo di prova

Spiega nel dettaglio come deve essere effettuata la prova di permeabilità all’aria di un serramento.


UNI EN 12207:2017 Finestre e porte – Permeabilità all’aria – Classificazione

A seconda della quantità d’aria che entra dal serramento, definisce le varie classi di tenuta.

Le classi di permeabilità vanno dalla 1 alla 4, dove la classe 1 rappresenta il minimo livello di prestazione.





- TENUTA ALL'ACQUA


La tenuta all’acqua di un serramento, sia esso porta o finestra, descrive la sua capacità di essere impermeabile  sotto l’azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento.

La norma, la UNI EN 1027, definisce la capacità del serramento di resistere alle infiltrazioni d’acqua; la classificazione dei serramenti, in funzione della loro capacità di resistere alle infiltrazioni d’acqua, avviene invece secondo la UNI EN 12208.

Secondo quest'ultima normativa, esistono nove classi, dalla 1A alla 9A. La migliore è la Classe 9A, che identifica un serramento con ottima tenuta all’acqua.





- resistenza ai carichi del vento


La resistenza ai carichi del vento di un serramento riguarda la sua capacità di  resistere all’azione del vento.

La norma, la UNI EN 12210 definisce la capacità del serramento, sottoposto a forti pressioni, di mantenere la sua conformazione, conservando le sue proprietà.

La classificazione dei serramenti, in funzione della loro capacità di resistere ai carichi di vento, avviene secondo la UNI EN 12210: essa stabilisce quindici classi, contraddistinte dalla lettera, dalla A alla C (seguite da un numero da 1 a 5).


La prova di resistenza al carico di vento è obbligatoria in base alla UNI EN 14531-1, ed è conforme qualunque sia la classe ottenuta.


La prova di resistenza al carico di vento è una prova distruttiva e avviene secondo la UNI EN 12211.






A mo' di conclusione ...

Potremmo concludere affermando che sono proprio una grande creazione, le porte ... si può affermare, come nel fumetto Hitman:


"Hacken, guarda qua: una porta! Che invenzione incredibile. Pensa, si apre e si chiude quando vuoi. E devi solo muovere questa maniglia, sai?" ...



Spero con questo articolo di aver chiarito tutti i tuoi dubbi.
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