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  • Immagine del redattorePasquale De Vita

I SEGRETI DEL PVC. tutte le verità su questo materiale.

Aggiornamento: 4 dic 2019





PRESENTAZIONE

Mi presento: mi chiamo Pasquale De Vita e lavoro nel settore dei serramenti dal 2005. Questa lunga esperienza mi definisce quale punto di riferimento nel settore dei serramenti.

La passione e la costante dedizione che impiego quotidianamente nel guidare tecnici e clienti nella scelta e nella progettazione del sistema di posa, così come nell’individuazione del prodotto più adatto alle loro esigenze, è il carburante che alimenta l’amore per il mio lavoro.





Premessa

Di cosa tratteremo in questo articolo? Una breve anteprima



Nel nostro blog ci siamo già occupati di PVC, interrogandoci sui suoi rischi e chiedendoci se esso possa o meno essere cancerogeno. Ti consigliamo perciò, come primo step e per avere una visione il più completa possibile del tema, di leggere preventivamente il nostro articolo.



Quello di cui invece oggi ci occuperemo è una questione più specifica. Ci rivolgiamo, in particolare, a coloro che sono ancora IN DUBBIO: “SCELGO IL PVC oppure IL LEGNO/ALLUMINIO?”. Chi è ancora titubante e non ha la certezza di voler scegliere il PVC, può qui chiarirsi le idee.


Lo scopo di questa guida, infatti, non è assolutamente di denigrare il PVC (che, se di qualità, scelto e posato correttamente, risulta un ottimo materiale), ma offrire un punto di vista ulteriore su una decisione così importante come la scelta degli infissi.


Leggi fino in fondo!




LA SCELTA DEL MATERIALE



Sia il Pvc che l'alluminio presentano caratteristiche positive che li rendono adatti alla realizzazione di infissi di buona qualità, a prezzi economici.

Il Pvc è un materiale plastico, lavorato in modo da raggiungere una durezza tale da poter essere impiegato anche nella realizzazione di finestre e porte finestre durevoli e resistenti.

L'alluminio è impiegato nella costruzione di infissi e serramenti da diversi decenni, come sostituto o complemento del legno.






Molto importante non è solo l'infisso, ma anche la posa in opera: un buon infisso posato male (cioè senza una posa in opera certificata) non vale a nulla perché sarà tutto compromesso.







La sostituzione delle vecchie finestre è un investimento impegnativo. Pertanto, è bene fare una scelta oculata quanto più alto è l’investimento da fare.


Nei fattori da tener conto, forse riterrai opportuno decidere tenendo conto dell’IMPATTO ECOLOGICO-AMBIENTALE dei tuoi infissi, il loro essere o meno RICICLABILI, delle sue conseguenze sulla SALUTE DELLA TUA FAMIGLIA.


Di conseguenza, di seguito ti daremo una serie di informazioni, per lo più posizioni contro l'utilizzo del PVC (per così dire, super partes) che, integrati con quanto hai già appreso dal nostro blog, ti permetteranno di effettuare una scelta ponderata e consapevole.



a) L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ afferma che il gas (cloruro di vinile) necessario alla produzione di PVC è cancerogeno:





b) La Lega Tumori di Lecce dichiara che una finestra in PVC è il prodotto di un’industria altamente pericolosa ed inquinante, perché la produzione di PVC si basa sull’industria del cloro.

Il cloro viene combinato con l’etilene per formare il dicloruro di etilene, materiale altamente tossico che poi servirà a produrre il PVC:



Infatti afferma:“Il PVC è ambientalmente pericoloso in tutte le fasi del suo ciclo vitale. La produzione della polvere di PVC richiede infatti il trasporto di materiale esplosivo e genera rifiuti tossici. Inoltre, per quasi tutti gli usi finali, il PVC deve essere combinato con additivi (fungicidi, coloranti, additivi che lo rendano flessibile e maneggevole o metalli pesanti che ne aumentino la durezza). Così, la produzione di PVC alimenta anche altre industrie tossiche secondarie. Lo stesso prodotto finito, poi, una volta acquistato dal consumatore, può essere fonte di rischio”.


c) Il petrolio non è ecologico. Il PVC è composto per il 43 per cento da petrolio, che non è ecologico e non è una risorsa rinnovabile. Anche se è una sostanza altamente utilizzata non è garanzia di salute e sicurezza.


d) In un articolo del 17 marzo 2018, il Giornale dei Navigli afferma che l’inquinamento domestico con PVC e ftalati esiste: http://giornaledeinavigli.it/salute/inquinamento-domestico-con-pvc-e-ftalati/.



e) Anche la Apple ha eliminato quasi totalmente il PVC dai suoi prodotti in quanto ritenuto tossico e nocivo: https://www.apple.com/lae/environment/our-approach/.



f) Nella sua relazione sull’incendio della Grenfell Tower di Londra, l’esperta di incendi Barbara Lane identifica i materiali combustibili usati nella ristrutturazione dei serramenti della torre come un altro fattore che ha permesso al fuoco di diffondersi: https://www.grenfelltowerinquiry.org.uk/evidence/dr-barbara-lanes-expert-report.


g) È risaputo che in molti settori dell’industria si è assunto l’impegno di DISMETTERE IL PVC: http://chej.org/polyvinyl-chloride-pvc/. Il CHEJ - The Center for Health, Environment and Justice – sostiene che IL LEGNO E L’ALLUMINIO SONO ALTERNATIVE PIÙ SICURE, EFFICACI E CONVENIENTI AL PVC. Ad esempio, nel serramento in PVC non è possibile la manutenzione straordinaria.

Secondo il CHEJ "Il PVC è nocivo alla salute umana ed all’intero ecosistema durante tutto il suo ciclo vitale, dalla fabbrica, all’uso, sino allo smaltimento. I nostri corpi sono contaminati dalle particelle chimiche additive,velenose quali mercurio e ftalati (ammorbidenti tossici che lo rendono flessibile ed il cui utilizzo nei giochi dei bambini è stato vietato dalla Comunità Europea nel 2005 a causa del rischio per la salute, ma che continua ad essere utilizzato in USA grazie ad un accordo tra il dipartimento del commercio e i produttori di giocattoli statunitensi) che possono causare una durata delle nostre vite minore ed irreversibile. Quando viene prodotto o bruciato, il PVC rilascia diossine, un gruppo fra le sostanze chimiche più potenti mai testato, che può causare il cancro nonché attaccare le difese immunitarie e il sistema riproduttivo".


A proposito del suo riciclaggio, il CHEJ sostiene: ’’Il PVC non può essere effettivamente riciclato a causa degli additivi usati nel processo di lavorazione per renderlo resistente e flessibile in quanto questi contaminano l’intero processo. Molti consumatori non sanno che il simbolo 3 apposto sulla plastica significa PVC, e pertanto riciclare questi prodotti ha ben poco senso in quanto si otterrebbero contenitori inutilizzabili. Infatti una sola bottiglia di PVC riesce a contaminare un processo di riciclaggio di 100.000 bottiglie PET”.


Il PVC, semplice da riciclare in teoria, dà i problemi maggiori per la salute a causa degli additivi utilizzati nella lavorazione per renderlo più malleabile e lavorabile, mettendo così a rischio l’intero processo di riciclaggio.


Un altro elemento da considerare è dato dalla scelta dei luoghi per la produzione del Cloruro di Polivinile. Infatti, gli stabilimenti per la produzione di PVC si trovano presso concentrazioni di comunità a basso reddito e in quelle di colore. Test scientifici in tali aree dicono che esiste un’evidente correlazione tra salute e inquinamento da additivi del PVC.


Il CHEJ precisa: "Nel 1999, il governo federale ha misurato la quantità di diossine presente nel sangue di 28 individui residenti vicino ad uno di questi stabilimenti in Louisiana. Il test ha rivelato che il loro sangue ne conteneva un livello pari a tre volte quello della media dei cittadini statunitensi. I lavoratori di questi stabilimenti rischiano danni alla salute derivanti dall’esposizione al polivinilcloruro e agli altri additivi utilizzati nel processo di lavorazione. Tali rischi per la salute includono angiosarcoma del fegato, cancro ai polmoni, cancro al cervello, linfomi, leucemie, e cirrosi epatica".


Il PVC sarebbe responsabile di molti tumori e malformazioni fetali. Il fatto che moltissime aziende nel corso degli anni abbiano valutato l’opportunità o scelto di togliere dai processi produttivi l’impiego del Cloruro di polivinile ne rappresenterebbe una prova inconfutabile.


h) “Si tratta di un materiale presente in moltissimi ambienti domestici e lavorativi sotto varie forme e funzioni. Ma un numero sempre maggiore di persone e ricercatori sta mettendo in luce la reale pericolosità del PVC e il rischio grave per la salute umana.”(Fonte: architetturasostenibile.it) .


i) Greenpeace afferma che“Ci vorrà molto tempo per convincere i consumatori che il PVC è dannoso per il nostro pianeta, specialmente con i multimilionari dell’industria delle materie plastiche a suo supporto”.

conclusioni

Il PVC degli infissi è cancerogeno? I serramenti in PVC sono dannosi per la nostra salute? Sono realmente tossici?

Lo diciamo ancora una volta: NO, non lo sono.

Ribadiamo la nostra posizione sull’importanza di tale industria e di come abbia operato negli ultimi anni per raggiungere sempre più elevati livelli di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della salute dei lavoratori operanti nel settore e dei consumatori.

Perciò, se all’interno delle nostre case abbiamo installato degli infissi in pvc, non dobbiamo nutrire alcun timore: il pvc non è cancerogeno.


Vi è inoltre un crescente interesse nei confronti del cloruro di polivinile per la produzione di porte, finestre e altri tipi di serramenti per case ed uffici. Il PVC ha apportato enormi cambiamenti e vantaggi, nell’ambito della produzione di serramenti di nuova generazione. Questo perché rappresenta un materiale estremamente duttile e resistente agli agenti atmosferici. La produzione e la richiesta di mercato degli infissi in cloruro di polivinile è notevolmente triplicata negli ultimi 10 anni.


In merito all'impatto ambientale e agli effetti sulla salute, una recente ricerca indipendente e commissionata da Ecvm (European council of vinyl manufacturers), una divisione di Plastics Europe, l’associazione europea dei produttori di materie plastiche, che rappresenta il 100% dei produttori di plastica in Europa, ha fatto emergere un risultato veramente sbalorditivo: il PVC, nei confronti di altri materiali naturali come il legno e il metallo, risulterebbe come il miglior prodotto in termini di costi–benefici. Lo studio mostra che in tre settori importanti delle costruzioni come i serramenti, le pavimentazioni e le tubazioni, il pvc è non solo la soluzione più “efficace” per quanto riguarda i costi d’installazione, ma è anche la migliore scelta per ciclo di vita rispetto agli altri materiali.


Certo, è indispensabile che il pvc impiegato sia riciclabile al 100% e privo di piombo (materiale nocivo per l’ambiente). Al suo posto devono essere utilizzati gli stabilizzanti calcio/zinco ad alta eco-compatibilità. Bisogna anche assicurarsi che il pvc non contenga sostanze nocive e cancerogene per la tua salute, come ftalati e plastificanti. Per questo bisogna affidarsi a fornitori che garantiscano un'elevata qualità del PVC ! (100% riciclabili in fase di smaltimento, dotati di marcatura CE e di certificazione UNI EN ISO 14.001).

Bisogna sempre scegliere materiali di qualità certificata.


Spero che queste informazioni ti siano utili per avere tutti i punti di vista necessari, al fine di scegliere con attenzione e consapevolezza.




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